domenica 6 maggio 2012

Vedere il Plastico della Tribuna del Gagini: un'occasione per visitare il Museo Diocesano e la Cattedrale di Palermo



di Laura Maria Simeti

Un grande lavoro di ricerca e precisione artistica: così vogliamo definire l'opera svolta dal maestro Salvatore Rizzuti e i suoi allievi, la realizzazione di un plastico in scala di 1:10 che riproduce la Tribuna di Antonello Gagini un tempo sita nella cattedrale di Palermo. Abbiamo avuto il piacere di ammirare questo lavoro e ascoltarne la storia e lo sviluppo proprio dalla voce del prof. Rizzuti che ha accompagnato un nutrito gruppi di visitatori durante una delle passeggiate che la nostra Associazione Sicilia delle Meraviglie ha organizzato in collaborazione con l'Associazione Amicizia tra i popoli. Con ammirazione abbiamo ascoltato lo svolgimento del lavoro, ma abbiamo anche dovuto constatare con rammarico che l'opera non è per nulla valorizzata all'interno del Museo Diocesano nel quale è ospitata, in quanto scarsamente illuminata cosi' come del resto anche le altre opere Gaginiane che sono poste in sale attigue e altrettanto buie. Basti pensare che ad illuminare l'intero plastico è solo una debole lampadina e non è posto accanto all'opera alcun pannello illustrativo che ne possa garantire una debita fruizione da parte del visitatore. 


Lo sfogo a questo proposito del maestro Rizzuti è stato amaro e diretto tanto che abbiamo ritenuto opportuno approfondire l'argomento nel corso di una breve intervista che gli abbiamo rivolto e che vi invitiamo a vedere.



La nostra visita si è quindi concentrata nell'ammirare questo lavoro ricostruttivo che rende gli onori del caso all'immensa opera svolta da Antonello Gagini e figli, eretta nella cattedrale di Palermo, dal 1510 al 1574 e demolita disastrosamente durante la ristrutturazione della stessa Cattedrale avvenuta dal 1781 al 1801. Ricordiamo che la Tribuna marmorea della Cattedrale di Palermo, che ne occupava l'abside centrale, fu ritenuta la maggiore opera di scultura del rinascimento in Sicilia . Affidata dall'arcivescovo Giovanni Paternò ad Antonello Gagini, l'opera venne realizzata in un periodo di 64 anni. Oggi della dismessa tribuna esistono ancora le statue delle nicchie che sono attualmente dislocate all'interno della Cattedrale. La nostra passeggiata, quindi, si è naturalmente arricchita della visita della Cattedrale stessa dove abbiamo dapprima ammirato le suddette statue e in seguito abbiamo visitato le tombe reali di Federico II e Costanza d'Altavilla, il tesoro e la suggestiva cripta che risiede esattamente sotto le meravigliosi absidi che tutti conosciamo. Abbiamo infine avuto il piacere di ascoltare Vincenzo Guzzo - studioso di religioni e simbolismo - che ha accompagnato il nostro gruppo per tutta la durata della passeggiata e che ci ha incantati con la spiegazione del prospetto meridionale, quello in cui si trova l'ingresso attuale alla Cattedrale, caratterizzato dalle caratteristiche torrette angolari e da un ampio portico in stile gotico-catalano che si affaccia sulla piazza. Per chi volesse scoprire i significati mistici che le immagini poste sopra il portico nascondono rimandiamo al video della spiegazione.






Nessun commento:

Posta un commento